di: Mauro Puppo
Ad Aprile si è all’inizio della stagione produttiva, i lavori da svolgere in apiario sono molti ed è importante organizzare gli interventi da compiere per avere le famiglie nelle migliori
condizioni.
I controlli da effettuare riguardano l’estensione, la compattezza e lo stato della covata, bisogna valutare se le famiglie sono deboli o forti, se le scorte sono sufficienti, se la
covata è sana, se dobbiamo aumentare lo spazio del nido, se ci sono favi da rinnovare (almeno due all’anno), se bisogna pareggiare le famiglie per averle abbastanza simili a livello di forza e sviluppo, se c’è la presenza di patologie o parassiti. Mantenere alcune famiglie forti e altre deboli non è conveniente, le famiglie deboli non sarebbero in grado
di produrre e potrebbero essere soggette a malattie, mentre in quelle forti aumenterebbe il rischio di sciamatura.
Aprile è, inoltre, il periodo per iniziare la creazione di nuovi nuclei, anche sfruttando il controllo della produzione di celle reali in vista di eventuali sciamature.
Famiglia forte o debole?
Una famiglia che importa polline, la regina che depone costantemente uova e le api
ceraiole che sono in piena attività sono tutti sintomi di una famiglia che crescerà
notevolmente. Siamo in presenza di una famiglia forte, il cui sviluppo si estende su 6-7
telai, che andrà tenuta sotto controllo sia per impedire la sciamatura naturale, sia se si
vuole procedere con quella artificiale. Una famiglia che non ha queste caratteristiche,
invece, è debole e necessita di interventi mirati per il suo rafforzamento.
Controllo della covata
Aprile è il periodo di massimo sviluppo della covata. Non basta controllare se la regina
sta deponendo, ma è importante sapere come, dove e lo stato di salute della covata
stessa. Dobbiamo verificare che ci sia spazio per l’estensione della covata, se essa è
opercolata o meno, vedere se la regina depone in modo regolare. È necessario prestare
attenzione all’eventuale presenza di malattie: peste americana, peste europea, covata
calcificata ecc. Importantissimo valutare l’infestazione di varroa.
Scorte sufficienti o no?
I consumi delle famiglie in piena fase di sviluppo sono molto elevati, fino a 7-9 kg di miele al mese. Se le condizioni meteo sono favorevoli, le scorte vengono rimpiazzate dalle api
stesse; ma se il maltempo è prolungato, la mancata assunzione di nettare può condurre a un blocco di covata e a stress alimentare, rallentando la crescita della famiglia. Per questo motivo, durante le visite, bisogna controllare lo stato delle scorte e, se carenti, incrementarle con l’alimentazione artificiale: candito o sciroppo in base alle condizioni climatiche e al periodo. Il candito viene consumato più lentamente e rimpiazza le scorte mancanti. Lo sciroppo, invece, deve essere utilizzato quando le api hanno la possibilità di effettuare voli di purificazione. Non è consigliabile la somministrazione di sciroppo in periodi freddi, umidi e piovosi, anche perché questo clima può favorire l’insorgenza di patologie intestinali.
Dare spazio alla famiglia
Con la crescita graduale della famiglia, diventa necessario aumentare lo spazio a sua disposizione: possiamo inserire i favi che erano stati tolti per l’invernamento o introdurre
nuovi fogli cerei (se la famiglia è abbastanza sviluppata), facilitando così anche il rinnovo della cera. Tuttavia, il foglio cereo non può essere posizionato dove capita: non all’esterno, ma, preferibilmente, tra l’ultimo favo di covata e il primo di scorte e, a inizio stagione, mai nel mezzo della covata, perché potrebbe fungere da diaframma.
Bilanciamento
È importante, specialmente se abbiamo molte famiglie, che esse siano più omogenee possibile. Bilanciare le famiglie consiste nello spostamento di favi di covata coperti di api
dalle famiglie più forti a quelle più deboli. L’operazione richiede molta attenzione: i favi non devono essere affetti da malattie per scongiurare contagi e va verificato che non
venga trasferita anche la regina. Inoltre, la famiglia da cui preleviamo i favi deve essere in grado di riprendersi nel più breve tempo possibile. Il favo che si inserisce nella famiglia
più debole deve presentare molta più covata opercolata rispetto a quella non opercolata.
Prevenzione della sciamatura e creazione di nuovi nuclei
Il bilanciamento delle famiglie è anche un metodo per tenere sotto controllo la sciamatura, in quanto le famiglie più forti sono quelle più propense ad essa. Togliendo favi di covata, creiamo più spazio per la famiglia (anche se lo spazio non è l’unico motivo di sciamatura), oppure, allo stesso scopo, possiamo aggiungere un melario. Un segno molto chiaro che preannuncia la sciamatura è la costruzione di celle reali ai bordi del favo che possono essere rotte dall’apicoltore per prevenire la nascita di una nuova regina e la conseguente divisione della famiglia. Questa procedura, però, richiede un costante controllo ( ogni 4-5 gg) e può risultare difficoltosa, se non inutile, specialmente quando si hanno tanti alveari.
La sciamatura artificiale è una tecnica molto simile a quella del livellamento: dalla famiglia forte vengono tolti favi di covata opercolati e, se già presenti, con celle reali e usati per
creare una nuova famiglia. È conveniente spostare questo nuovo nucleo di almeno 3km, in modo da evitare che la maggior parte delle bottinatrici ritornino nell’alveare madre.
Queste sono le principali attività nel mese di aprile che andranno prese in considerazione
per avere famiglie sane e forti. Naturalmente, le esigenze di ogni alveare varieranno in base alla località e alle condizioni meteorologiche.